Domande frequenti

Non trovi la risposta che cerchi?
Contattaci

Quando gli pneumatici diventano PFU (pneumatico fuori uso)?
La normativa definisce PFU gli pneumatici, rimossi dal loro impiego a qualunque punto della loro vita, dei quali il detentore si disfi, abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi, e che non sono fatti oggetto di ricostruzione o di successivo riutilizzo. Non tutti gli pneumatici usati sono PFU. Lo pneumatico usato è uno pneumatico che, anche se usurato, è ancora idoneo al suo utilizzo e pertanto, salvo il caso di abbandono, non è rifiuto.
Chi può essere il detentore degli PFU?
È il generatore di PFU o persona fisica o giuridica che li detiene
Chi è il generatore degli PFU?
È la persona fisica o giuridica che, nell’esercizio della sua attività imprenditoriale, genera PFU
Posso richiedere al gommista di rendermi gli pneumatici smontati, perché a fine vita (PFU), così che possa portarli via ed utilizzarli ad esempio come fioriere, altalene o altri usi domestici?
Gli penumatici fuori uso (PFU) sono identificati dalla normativa Italiana come rifiuto e la loro gestione, che prevede il ritiro, il trattamento e lo smaltimento, viene regolamentata dal D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e dal D.M 19 novembre 2019, n. 182. Per ogni categoria di PFU è, quindi, fatto divieto di abbandono e di impiego in utilizzi non espressamente elencati nelle leggi sopracitate.
I gommisti o, in generale, i generatori di PFU, per richiedere il ritiro degli pneumatici fuori uso, sono obbligati a registrarsi ad una Società Consortile?
Non c’è alcun obbligo, per i generatori di PFU, di iscriversi o eseguire una registrazione ad un Consorzio o a un particolare soggetto abilitato alla raccolta e gestione degli PFU. Alcune Società Consortili, per una gestione trasparente e semplificata della filiera possono richiedere la registrazione al proprio portale o a quello di soggetti intermediari autorizzati al fine di procedere alla richiesta del ritiro degli PFU. Tutto questo allo scopo di tener traccia dei flussi e garantire un servizio soddisfacente.
Sono un gommista, sono già registrato ad una Società Consortile. Ho richiesto il ritiro di PFU, mi è stato comunicato un tempo per evadere la mia richiesta che non sono disposto ad aspettare, posso richiedere il ritiro ad altre Società Consortili differenti?
Si, non esiste alcun vincolo in tal senso. Collegandosi al link https://www.minambiente.it/pagina/forme-di-gestione-pfu tutti i gommisti e, più in generale, i generatori di PFU, potranno trovare l'elenco completo di tutte le forme di gestione associate autorizzate, alle quali poter inviare le richieste di ritiro.
Se inoltro, seguendo l’iter corretto, una richiesta di ritiro dei PFU ad un Consorzio, questi sono obbligati a ritirare i miei PFU? Quanto devo aspettare affinché la richiesta inoltrata venga evasa?
I consorzi non sono obbligati a raccogliere tutti gli PFU per i quali ricevono la richiesta di ritiro. Le forma associate di gestione e quindi i Consorzi, sono tenute ad adempiere all’obbligo di gestione degli PFU sull’intero territorio nazionale, garantendo il raggiungimento degli obiettivi di gestione secondo tutti i parametri fissati dallo stato in materia.
Ho dei PFU in officina e voglio richiedere un ritiro. Per ottenere il prima possibile il servizio, posso inoltrare contemporaneamente più richieste ritiro a più Società Consortili differenti?
No! Per una corretta gestione della filiera, al fine di garantire un servizio efficiente ed efficace, ogni utente non può avere, contemporaneamente, più richieste ritiro attive con società Consortili differenti. Se si ritiene che il tempo di attesa comunicato dalla Società Consortile o intermediario per evadere la richiesta ritiro da te fatta sia troppo lungo e si intende procedere ad inoltrare la stessa richiesta ad un altro Consorzio, prima di farlo ti ricordiamo di annullare la richiesta fatta in precedenza.